sabato 18 gennaio 2014

CREMASCHI SUL DIRETTIVO CGIL DEL 17 GENNAIO 2014


di Giorgio Cremaschi


Noi che nel congresso CGIL sosteniamo il documento alternativo IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA non abbiamo partecipato al voto nel direttivo convocato per approvare l'accordo sulla rappresentanza. 
Abbiamo fatto questa scelta perché consideriamo quell'accordo una violazione dello statuto della CGIL. Per questo, come abbiamo dichiarato in quella sede, ricorreremo alle vie formali: né la segreteria né il direttivo hanno il potere di non rispettare o di cambiare nei fatti lo statuto dell'organizzazione. 

NO AL REFERENDUM! LETTERA A LANDINI DI DELEGATI E DELEGATE FIAT



Al segretario generale della Fiom-Cgil.
Ai componenti del comitato centrale Fiom-Cgil.



Coerentemente con la posizione tenuta nella vicenda Pomigliano e Mirafiori, in linea con la costituzione italiana nella quale noi tutti ci riconosciamo e di cui noi tutti siamo garanti, chiediamo alla Fiom-Cgil nazionale di ritirare immediatamente la richiesta fatta alla Cgil nazionale di indire un referendum tra gli iscritti della Cgil atto a determinare l'accettazione o meno dell'accordo sottoscritto dalla nostra confederazione con Cisl Uil e confindustria del 10 gennaio 2014.
Accordo del tutto anticostituzionale!
Un intesa che mette in discussione i diritti indisponibili delle persone non può essere in alcun modo legittimata dal voto di chicchessia, così come sempre sostenuto nella vertenza Fiat sul c.c.s.l e che ci ha visto riconosciute le nostre ragioni anche dalla Corte Costituzionale.
Se tre anni fa questa presa di posizione era legittima all'interno di un'azienda, oggi lo è ancor di più all'interno del nostro sindacato.


Questa nota non a caso è sottoscritta da soli lavoratori del gruppo fiat iscritti alla Fiom, che serenamente decisero di non sottostare al ricatto di Marchionne e che coerentemente non cambiano idea oggi che a chiedere il referendum è il nostro segretario.




Delegati fiom del gruppo fiat :

Principio Di Nanni (indotto sata Melfi)
Pina Imbrenda ( sata Melfi )
Antonio Lamorte ( sata Melfi )
Domenico De Stradis ( sata Melfi )
Antonio Gravinese ( sata Melfi )
Stefania Fantauzzi ( fiat Termoli )
Massimo Fierro ( fiat Termoli )
Mimmo Cappella ( fiat Termoli )
Leonardo Di Maio ( fiat Termoli )
Ernesto Marcovicchio (Fiat Termoli)
Fabio Dilio ( Fiat Termoli) 
Francesca Felice ( sevel Atessa) 
Mimmo loffredo rsa fiat pomigliano
Vincenzo Chianese rsu Ergom
Giuseppe Violante rsa Maserati
Rsa Fiom Ferrari maranello

venerdì 17 gennaio 2014

IL MARCHIONNUM DELLA CORPORAZIONE DELLE PARTI SOCIALI



di Giorgio Cremaschi



Il regolamento applicativo dell'accordo sulla rappresentanza sindacale ha provocato in pieno congresso il big bang nel gruppo dirigente della CGIL. 

Dopo anni di contrapposizione tra gruppo dirigente della FIOM e gruppo dirigente confederale si era siglata la pace con il documento congressuale sottoscritto sia da Susanna Camusso sia da Maurizio Landini. Solo la piccola minoranza del documento alternativo "Il sindacato è un'altra cosa" si era opposta.

domenica 12 gennaio 2014

ALCUNI DATI UTILI SULLA CGIL



di Delia Fratucelli



Gli iscritti alla CGIL nel 2012 erano circa 5 milioni e 700 mila. Un po’ più della metà dei quali sono pensionati.
Tra i restanti 2 milioni e 800 mila, solo la metà scarsa ha fatto la tessera grazie all'attività sindacale nei luoghi di lavoro, l’altra metà si è iscritta al sindacato grazie ai servizi (CAF, INCA patronati… ma soprattutto in questi anni grazie al servizio vertenze.).

lunedì 6 gennaio 2014

REPORT N., 1 DI ARMANDO ZENORINI, DALLA COMMISSIONE PROV.LE DI GARANZIA DELLA C.d.L.t. DI VERONA PER IL XVII° CONGRESSO DELLA CGIL

Si è tenuta, nella mattinata di Venerdì 3 Gennaio 2014, presso la sede CGIL di Verona in Via Settembrini, la 2a riunione della Commissione Provinciale di Garanzia per il Congresso Nazionale della CGIL, in cui rappresento, da solo su 8 componenti, il documento congressuale "Il sindacato è un'altra cosa. E' il primo a cui ho potuto partecipare, causa l'impossibilità di presenziare al precedente per i limiti ai permessi sindacali a cui è soggetto un normale delegato che lavori, come chi è nella mia condizione bene sa. Era assente solo la compagna Katia Manganotti. Ha assistito alla prima parte dei lavori anche la Segretaria Organizzativa della Camera del Lavoro di Verona, compagna Lorisa Vaccari. Nella prima parte dei lavori si è messo a punto il verbale delle assemblee di base che sarà utilizzato durante la fase dei congressi di base, che com'è noto inizierà dal 7 Gennaio p.v. e terminerà improrogabilmente entro Venerdì 21 Febbraio 2014. il verbale base che sarà utilizzato nella nostra provincia sarà di 28 pagine, con l'eventuale aggiunta di pagine se, come non è frequente nella realtà dei casi nelle categoria di Verona, si procederà contestualmente all'elezione del Comitato degli iscritti oppure all'elezione del Direttivo di Lega di quella realtà. Nella seconda parte si è parlato delle prime richieste del nostro documento di agibilità congressuali, presentate oltretutto per tempo, e qui ho riscontrato una chiusura reale e totale da parte di tutti gli altri presenti, adducendo il fatto che questa Commissione provinciale non avrebbe poteri di imporre alle categorie interessate o alle strutture superiori alcunché in merito. Vi risparmio il corollario di commenti stucchevoli su quanto poco contiamo nei numeri, di quanto troppo vogliamo e di quanti permessi potremmo giocarci non si sà in che maniera tra azienda, ferie e non so cosa, "se solo volessimo". Stucchevoli oltretutto perché provenienti da persone che hanno visto tutto o quasi il loro percorso professionale all'interno di strutture, proprie o comunque di emanazione, sindacali e politiche. Il massimo delle concessioni (sic) di cui poteva farsi carico questa Commissione di garanzia (ma questo solo per bocca della presidente, compagna Gabriella Poli), è stato suppergiù questa: Siccome non potrete essere fisicamente presenti in tutte le assemblee, diteci dove volete andare e noi ci faremo carico di farvi partecipare alle stesse. Originale, in questa, la pretesa di essere preventivamente "avvisati" delle intenzioni di quello che, evidentemente e qui palesemente, è sentito come un corpo estraneo ai giochi congressuali. Oltremodo in assenza dei calendari categoriali, a parte di una decina di assemblee dello SPI, programmate, tra l'altro, a partire dal 21 Gennaio. E qui ci sarebbe da eccepire su una categoria della CGIL che in 20 giorni lavorativi si "ripropone" di "consultare" oltre 28.000 iscritti...... Ho eccepito che solo la concessione delle poche agibilità che avevamo richiesto, con altre limitate aggiunte, poteva almeno in linea teorica garantire un minimo di regolarità alla fase congressuale di base, oltretutto senza limitazioni di circolazione dei relatori del nostro documento, e che, per quanto mi riguarda, non avrei considerato regolare un congresso fatto in queste condizioni. La seduta si è quindi sciolta, senz'altra deliberazione e senza alcuna verbalizzazione della stessa, attorno alle ore 12.30. La prossima sessione della Commissione Provinciale di Garanzia di Verona è fissata per Venerdì prossimo, 10 Gennaio 2014, alle ore 9.00. La mia partecipazione alla stessa è, ad ora, incerta, causa le effettive esigenze organizzative della mia azienda (che potrò avvisare solo il 7 p.v.) e i permessi RSU che posso eventualmente utilizzare, come ben sa chi conosce almeno la normativa in materia. Ci si chiede a questo punto cosa garantisca questa commissione, se non può garantire e, nel caso, imporre l'uguaglianza della parti in congresso, pari diritti ai relatori, qualunque sia la propria condizione lavorativa, ed ai lavoratori nelle assemblee di base, pari condizioni di presentazione a loro delle tesi congressuali.

giovedì 2 gennaio 2014

DA CREMASCHI A MOSCATO A NOI: LE DIFFICOLTÀ DEL XVII CONGRESSO CGIL


Pubblichiamo l'articolo di Giorgio Cremaschi Questo congresso della Cgil e il relativo commento del Professor Antonio Moscato, Una polemica con chi non capisce la battaglia in Cgil, sulle difficoltà che si incontrano sulla via coraggiosa del documento alternativo. Anche noi ci scontriamo quotidianamente con le stesse cose, con compagni che ci dicono di non andare a rompere le scatole con la mozione alternativa nei luoghi dove ci sono loro. Vogliono che noi si vada a presentarla contro i burocrati. Non viene in mente a questi strani compagni che schierandosi con la prima mozione sono schierati di fatto con la burocrazia, e sarebbe un torto marcio verso l'apparato considerarli quindi diversi. Questi compagni son convinti a suon di frasi fatte che Cremaschi lo faccia per personalismo, pensano che non sia vero che Landini abbia aperto a Renzi, ci accusano di leggere la Repubblica e di prenderla pure per buona. E tantissimI altri pseudo argomenti trovano per parlare d'altro. E certo se anche noi leggessimo il corriere dell'opportunismo sindacale, anche noi impareremmo ad arrampicarci sui vetri, anche noi impareremmo, anche noi...
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