domenica 23 marzo 2014

ORDINE DEL GIORNO CONTRO JOBS ACT



Riportiamo l'ordine del giorno presentato al Congresso regionale della Cgil del Piemonte che si è svolto a Torino dal 20 al 21 Marzo. Ovviamente è stato bocciato.


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Il Congresso regionale della Cgil Piemonte, esprime radicale contrarietà ai primi provvedimenti del Governo Renzi che colpiscono, come era ovvio aspettarsi, i lavoratori.
La riforma del contratto a termine e dell’apprendistato, rende la precarietà interminabile e nasconde sotto l’apprendistato la riduzione drastica del salario.

domenica 16 marzo 2014

REPORT CONGRESSO CGIL TORINO



Relazione introduttiva della segretaria uscente Donata Canta.
Durante l’intervento, un gruppo di manifestanti, dal piano superiore, ha fatto arrivare la propria voce fino in sala. La segretaria non ha interrotto l’intervento mentre parte dell’assemblea si è affrettata ad intervenire ed ha bloccato il gruppo che chiedeva di poter incontrare il sindaco per la questione sfratti.

mercoledì 12 marzo 2014

SULL'ACCORDO DEL 10 GENNAIO - di R. Riggio



Sull’accordo del 10 gennaio 2014 
tra Confindustria e CGIL, CISL e UIL

Lettera aperta alla Segreteria regionale della FPCGIL Piemonte



Ho letto con attenzione l’articolo di Luca Quagliotti, segretario regionale della FPCGIL Piemonte, pubblicato sulla rivista NEL “Notiziario Enti Locali” di commento della vicenda sul testo unico della rappresentanza. Un articolo che sebbene si intitoli “Sindacato. Cos’è l’accordo sulla rappresentanza?”, poco tratta in realtà dell’accordo, con numerose affermazioni che esulano da qualsiasi valutazione di merito dell’accordo. Non avrei risposto, se tali posizioni non fossero arrivate da un compagno della segreteria regionale che, pur nella diversità di vedute, continuo a stimare.

lunedì 10 marzo 2014

ORDINE DEL GIORNO CONTRO GLI SFRATTI



Presentato al Congresso della Camera Del Lavoro di Torino 6-7 Marzo 2014

La Città di Torino vive una grave emergenza casa, migliaia di famiglie, lavoratori e lavoratrici, sono sotto sfratto, a fronte di più di 50.000 alloggi sfitti.
Le risorse messe in campo dalle istituzioni sono insufficienti. Sono ormai molte le famiglie, i precari, i disoccupati e i migranti che occupano edifici vuoti a scopo abitativo.

domenica 9 marzo 2014

ORDINE DEL GIORNO CONTRO TESTO UNICO E SUA CONSULTAZIONE





Pubblichiamo dei campioni degli ordini del giorno che abbiamo presentato nei vari congressi del Piemonte. Qui di seguito trovate quello contro il testo unico sulla rappresentanza


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Il Congresso ******** della Cgil, ritiene che l’accordo sulla rappresentanza firmato il 10 gennaio scorso da CGIL-CISL-UIL e Confindustria, sia anticostituzionale e lesivo di quanto previsto dallo Statuto della CGIL e dunque non assoggettabile a consultazione poiché mette in discussione e lede diritti indisponibili su cui le regole della nostra organizzazione vietano si possa votare. Esso infatti non è altro che l'estensione e la generalizzazione del modello Marchionne, un modello che determina un sistema chiuso di rappresentanza sindacale per il quale le agibilità a tutti i livelli sono di fatto vincolate all’adesione preventiva al sistema sanzionatorio. Si introducono norme che limitano le libertà sindacali dei lavoratori, il ruolo e la titolarità contrattuale delle categorie, anche definendo sistemi sanzionatori e forme di arbitrato interconfederale che la Cgil ha sempre rifiutato perché lesive dell’autonomia contrattuale del sindacato e delle libertà e dei diritti fondamentali delle persone che lavorano. Esso infine è in netto contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che ha riammesso la Fiom in Fiat.

ORDINE DEL GIORNO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLE POSTE



Pubblichiamo dei campioni degli ordini del giorno che abbiamo presentato nei vari congressi del Piemonte. Qui di seguito trovate quello contro la privatizzazione delle poste. In certe zone, come a Vercelli, ha ottenuto quasi il 50% tra voti a favore e astenuti. È un buon segnale per le nostre idee...

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Il Congresso *************  della Cgil, esprime radicale contrarietà al progetto di privatizzazione di Poste Italiane.
L’operazione annunciata, nelle scorse settimane, prevede nell’immediato, la messa sul mercato del 40% del capitale, quota di per sé già molto elevata, ma questo non è che il preludio verso la definitiva perdita del controllo pubblico.
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