Venerdì 26 Aprile, in Comital, si è svolta l'assemblea unificata per tutti i
turni, con all’ordine del giorno i 4 “Licenziamenti”. I
lavoratori intervenuti hanno espresso la diffidenza verso i
Sindacati, per il loro operato in Comital. I Sindacati hanno chiesto
di uscire fuori dai cancelli e scioperare, per manifestare subito e
per non fare passare questo principio, che l'Azienda possa licenziare
4 persone quando e come vuole ogni 180 giorni. I lavoratori non li
hanno seguiti; hanno anche sottolineato come in quest’ultimo anno
nelle bacheche non c'è stato nessun comunicato rivolto ai problemi
interni e agli esuberi, e non sia stata indetta un'ora di sciopero
per questi lavoratori prossimamente licenziati. Però, per le
questioni nazionali, sono state fatte 12 ore di sciopero.
Nei
giorni precedenti la FIOM era uscita con un comunicato stampa e sui
giornali locali aveva dichiarato iniziative di mobilitazione.
Ora siamo
rimasti solo due lavoratori ancora coinvolti: gli altri due hanno
conciliato tramite la FIOM e la UILM. In attesa della convocazione
alla Direzione Territoriale del Lavoro di Torino, prevista per il 16
maggio, il giorno 2 maggio l’Azienda ha dato disposizioni di non
fare entrare a lavoro i 2 lavoratori, in quanto “periodo di
preavviso” in attesa del licenziamento. La cassa integrazione
straordinaria scadeva il 30 aprile e il 1° maggio era festivo. Dal 2
maggio abbiamo confermato all’Azienda la nostra immediata
disponibilità a lavorare, idonei e fungibili sui reparti ancora
attivi. Secondo il Codice Civile, il periodo di preavviso è
lavorativo; l’Azienda non ce l’ha permesso.
Dall’assemblea
ad oggi non è stato affisso alcun comunicato in bacheca, in Azienda
continua tranquillamente ad esserci lo straordinario e non è stata
indetta nemmeno un’ora di sciopero!
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