lunedì 30 settembre 2013

INTERVENTO E DOCUMENTO CONCLUSIVO DI S. BELLAVITA


Pubblichiamo la Sintesi dell'intervento di Sergio Bellavita e il documento presentato all'assemblea dei delegati Fiom di Rimini del 26/28-09-2013 

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Care compagne e cari compagni,

nella nostra analisi, proprio per seguire lo schema proposto da Landini, occorre guardare a quanto accade, al bilancio della nostra iniziativa con il massimo rigore. Pochi giorni addietro la Troika economica che presidia le politiche di rigore, guarda caso in contemporanea con le elezioni in Germania, era ad Atene a vigilare sull'applicazione dei brutali tagli imposti a quel popolo. 

CAMUSSO ATTACCA BELLAVITA E ABBRACCIA LANDINI


Report dall'assemblea nazionale della Fiom del 26/28 Settembre 2013 



Rimini - La partecipazione di Susanna Camusso all'assemblea nazionale dei delegati Fiom, dopo 4 anni assenza sistematica, suggella il definitivo riallineamento di Landini alla confederazione e celebra il patto congressuale tra Fiom e Cgil.

SERVONO VERI SINDACATI - di G. Cremaschi


di Giorgio Cremaschi


Con un comunicato unitario (che potete trovare qui), ma questa volta senza la firma della Confindustria, CGIL CISL UIL intervengono nella crisi politica per chiedere un vero governo. Il documento confederale è soltanto uno stanco spot a favore del governo Letta o di chiunque gli succeda. Le richieste sindacali su tasse e lavoro, che dovrebbero essere la ragione del documento, sono così generiche che le potrebbe sottoscrivere anche Brunetta, e sicuramente saranno fatte proprie dal neo moderato Sacconi.

YKK TERAMO: QUANDO LA LOTTA PAGA


Pubblichiamo sul blog del Piemonte questo articolo sulla situazione dell'YKK di Colonnella perché direttamente collegata con le vicende della consociata di Vercelli.

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dal sito nazionale della Rete28Aprile


Il leitmotiv della YKK Snap Fasteners Italia S.p.A. facente capo al gruppo multinazionale YKK Corporation con sede a Tokyo (Giappone) credo sia lo sfruttamento del lavoro. 
L'insediamento dell'azienda nel territorio di Colonnella (TE) avviene nel 1990 in seguito a delle commesse di bottoni, rivetti e chiodi per jeans arrivate nel limitrofo stabilimento ascolano del medesimo gruppo e che non potendo evadere, in quanto l'azienda ascolana produce altro articolo e cioè cursori per cerniere, decide di stabilirsi nel comune della Provincia di Teramo, ottenendo contributi a fondo perduto per le aree disagiate della cassa del mezzogiorno e rilevando una fabbrica fallita e dismessa per le speculazioni di quel territorio.

mercoledì 25 settembre 2013

OERLIKON - SCIOPERO A OLTRANZA

TORINO - Da questa mattina (martedì 24 Settembre), i cancelli dello stabilimento Oerlikon Graziano di Rivoli (600 operai, 300 impiegati) sono presidiati con blocco delle merci a oltranza dai lavoratori in sciopero. All’origine della protesta – che ha fatto registrare un’adesione in officina prossima al 90% - la pretesa da parte aziendale di affrontare ogni oscillazione degli ordinativi attraverso una gestione unilaterale e disinvolta della prestazione lavorativa, senza tenere minimamente in conto le esigenze di reddito e di vita dei lavoratori. La dice lunga a riguardo il fatto che fino a giovedì scorso la direzione ha richiesto prestazioni straordinarie quota esente per poi annunciare, nella stessa giornata, l’intenzione di sospendere le turnazioni in alcuni reparti e addirittura l’ipotesi di un ricorso “agile” alla cig. Tutto questo per fare fronte un calo dei volumi che in questo periodo dell’anno nello stabilimento torinese è storico e fisiologico. Rsu e lavoratori rifiutano una logica gestionale di questo tipo, a maggior ragione in una situazione di netta controtendenza rispetto al trend generale, caratterizzata da utili notevoli e da un ottimo posizionamento nel segmento di mercato di riferimento. E’ peraltro da sottolineare come sia ancora in attesa di rinnovo l’integrativo di gruppo scaduto nel dicembre del 2011. La Rsu si è adoperata nell’elaborazione di proposte fattive ma si è trovata di fronte a un atteggiamento di chiusura totale che ha reso necessario il ricorso a una lotta destinata a protrarsi fino a quando la direzione aziendale non si renderà disponibile a un confronto che tenga conto delle esigenze e della dignità dei lavoratori.

lunedì 23 settembre 2013

Report riunione esecutivo Rete 28 Aprile - opposizione CGIL del 18 Settembre: PARTIAMO PER LA COSTRUZIONE DEL DOCUMENTO ALTERNATIVO!






Mercoledì 18 Settembre 2013 si è riunito l'esecutivo della Rete 28 Aprile, allargato ad alcuni compagni e compagne appartenenti ad altre aree della Cgil che hanno dichiarato la loro scelta di condividere il percorso al prossimo congresso e costruire insieme il documento alternativo.
Da qui, finalmente, si parte!

Come è ormai noto, la nostra sarà l'unica posizione alternativa a quella di maggioranza.

I tempi sono questi.
Entro il mese di Novembre saranno presentati i documenti.
Il congresso si terrà nel periodo compreso tra i congressi di partito (in particolare quello del PD, è evidente) e le elezioni europee di fine maggio.
Il calendario sarà approssimativamente questo: i congressi di base dovrebbero tenersi nei mesi di Gennaio e Febbraio del prossimo anno; quelli territoriali e di categoria a seguire; a Maggio, prima delle elezioni europee, si terrà quello nazionale.

In queste settimane la commissione regolamento stabilirà quali sono le regole con cui si va al congresso.
Per ora nessuna novità rispetto ai precedenti congressi.
Il prossimo incontro della commissione sarà comunque il 2 Ottobre.

Il nostro impegno parte da subito. Questi i prossimi passaggi:

1.      Alcuni delegati e delegate di varie provenienze stanno lavorando a un appello nel quale si fa un primo bilancio della politica della Cgil chiedendo un cambiamento radicale, nella linea politica e nella struttura burocratica. Raccolto il primo blocco di firme, verrà pubblicato per una ulteriore diffusione, cui daremo il nostro contributo, verosimilmente già dalla prossima settimana.

2.      Un gruppo di lavoro inizierà a lavorare a una prima bozza del documento congressuale.
   Si è convenuto sulla necessità di elaborare un documento congressuale snello, il più possibile comprensibile da tutti e già di per sè fruibile nei posti di lavoro.
      A questo seguirà, comunque, una sintesi e un volantino per la diffusione.

3.      Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri per condividere il percorso congressuale anche con altri compagni e compagne.
     Parallelamente, è utile attivare, come già si sta facendo, riunioni territoriali della Rete 28 Aprile per iniziare a organizzarsi. 

4.      A Novembre una Assemblea Nazionale presenterà ufficialmente il nostro documento.

5.      Una volta definita la mozione e il documento, apriremo un blog specifico, che "linkeremo" comunque al nostro sito.


Confermiamo infine l'impegno della Rete 28 Aprile nella settimana di lotta contro l'austerità che comincia il 12 e finisce con le manifestazioni del 18 e 19 Ottobre.

L'esecutivo della Rete 28 Aprile

domenica 22 settembre 2013

PENSIERI SOTTO LA MOLE - I Cherubini di Renzi




Intellettuali di sinistra. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, dice che non ce l’ha con Grillo, ma se lo ascolta in Piazza non gli viene quella voglia di cambiamento che invece sente subito non appena apre bocca il rottamatore Renzi. È come dire che la mattina, per darti una scossa, non c’è niente di meglio che leggere il Corriera della Sera!


mercoledì 18 settembre 2013

IL RICATTO È LA NUOVA POLITICA INDUSTRIALE DEI PADRONI


Questo volantino è stato distribuito a Verona dai compagni della Rete 28 Aprile ai presidi dei lavoratori della Riva Acciaio, che nella città scaligera conta 500 dei 1400 dipendenti diretti del gruppo. 


martedì 17 settembre 2013

CCNL SOMMINISTRATI: ANCORA UN PASSO INDIETRO PER I PRECARI!


Firmata l'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori in somministrazione da Nidil-Cgil,Felsa-Cisl, Uiltemp e Assolavoro. Ancora più difficili le stabilizzazioni.



Alcuni giorni fa l'Istat aveva annunciato che ormai solo il 53% dei lavoratori italiani ha un contratto a tempo indeterminato. Una percentuale destinata a scendere considerando che migliaia di lavoratori in cassa integrazione straordinaria o in deroga potrebbero trovarsi nei prossimi mesi in mobilità o disoccupati.

domenica 15 settembre 2013

LITI DI CONDOMINIO





Parlando a Torino, Susanna Camusso, ha auspicato che il prossimo congresso restituisca alla CGIL il ruolo di casa comune, mentre oggi somiglierebbe di più ad un condominio, ove ogni padrone di appartamento si interessa solo della sua proprietà. In realtà, la CGIL fu definita casa comune della sinistra negli anni degli scontri tra PCI e PSI, avendo dunque a riferimento più la vita politica che la funzione sindacale. Tuttavia il paragone al condominio è abbastanza efficace, anche perché evoca quelle liti condominiali che sono sinonimo di scontri inutili sul nulla. Questo è in effetti proprio il rischio del congresso CGIL. Una maggioranza bulgara che vara un documento comune con la sola nostra piccola opposizione e che poi passa il percorso congressuale in liti di condominio nei e sui gruppi dirigenti.

LASCIAMO LA CGIL




Pubblichiamo una lettera di un gruppo di compagni che hanno deciso di uscire dalla Cgil. Capiamo il loro sconforto ma avremmo preferito che non ci lasciassero soli  nella dura battaglia congressuale che ci attende. Cogliamo comunque l'occasione per invitarli a parlarne ancora con noi - La redazione

venerdì 13 settembre 2013

ILVA, INACCETTABILE SERRATA DELLA BANDITESCA FAMIGLIA RIVA - di S. Bellavita





Con la ben nota arroganza e violenza di sempre la banditesca proprietà dell'Ilva ha deciso di mettere in scena l'ennesimo ricatto contro la giustizia. Operai in libertà e niente stipendi dopo il sequestro di parte del tesoro di famiglia accumulato sugli omicidi e sullo sfruttamento selvaggio di uomini e territorio. Ma la gravità eccezionale di questa vergognosa decisione che suscita imbarazzo persino negli ambienti più retrivi del Paese, non distoglie la Uilm dalla difesa a oltranza dell'azienda. Secondo Ghini, esponente di rilievo della Uilm, la magistratura minerebbe la ripresa sequestrando i beni della famiglia... Parole che abbiamo già udito nella infinita vicenda Berlusconi che appaiono ancora più incredibili in bocca ad un sindacalista! Ora più che mai è necessaria la nazionalizzazione dell'azienda, non un commissariamento che prelude purtroppo ad una lenta, inesorabile consunzione del patrimonio industriale, occupazionale senza peraltro la necessaria bonifica. 


Sergio Bellavita

CAMUSSO RITROVA L'UNITÀ PER IL CONGRESSO




dal sito nazionale della rete28aprile 

Rassegna Stampa - Parte il percorso che porterà alle assise di giugno. Landini pronto a sottoscrivere la mozione unitaria. Si lavora a un testo breve per lasciare spazio al dibattito tra i lavoratori (...)

10/09/2013 | Unità
Camusso ritrova l'unità 
per il congresso della CGIL


Verso un congresso praticamente unitario. Fra poco più di una settimana parte il lungo percorso dell'assise della Cgil. Il 18 settembre si riunirà la Commissione politica che discuterà per la prima volta del documento congressuale che sarà la base del XVII congresso dell sindacato guidato da Susanna Camusso, che si terrà entro giugno 2014. A tre anni dal durissimo congresso di Rimini il parere condiviso da tutto il gruppo dirigente è quello di evitare una nuova esperienza di divisione, specie nei lunghi mesi di discussione delle mozioni. Il documento quindi sarà sottoscritto da tutte le categorie, sarà un testo breve che affronta tutte le questioni in gioco, lasciando il massimo spazio alla discussione nei luoghi di lavoro tra i quasi 6 milioni di iscritti. E che si presti ad essere discusso anche all'esterno: ribadirà la centralità della Cgil sulle questioni del lavoro. Una discussione approfondita e franca che permetta anche di ridiscutere del ruolo stesso del sindacato in un quadro sociale e politico in costante cambiamento. CONFRONTO SULLE PROCEDURE Il tutto è già stato discusso nel seminario con i segretari generali di categoria e di territorio tenutosi lunedì e martedì scorso a Genova. Una riunione in cui Susanna Camusso ha concordato con l'intero gruppo dirigente questo percorso unitario, ricevendo adesione praticamente totale nella due giorni di discussione. Una data (e un luogo) per il congresso non c'è ancora. Ma si punta a tenerlo entro giugno, rispettando le scadenze statutarie e permettendo un'ampia discussione sui luoghi di lavoro e dando tempo ai vari territori e categorie di tenere le loro assise. In questi mesi di preparazione i 155 componenti del Direttivo vengono divisi in tre commissioni: quella Regolamento, quella Statuto e, appunto, quella Politica. Sarà quest'ultima, formata da tutti i segretari di categoria e delle principali Camere del lavoro, a mettere a punto il documento di discussione. Qui si giocherà gran parte del percorso congressuale, qui si dovrà trovare il punto di equilibrio tra le varie posizioni. Un equilibrio che andrà trovato anche riguardo alle procedure di voto, con Maurizio Landini che continua a chiedere di far partecipare e votare il maggior numero di persone. Il cambio di prospettiva rispetto all'ultimo congresso di Rimini è comunque totale. Quella volta le mozioni presentate furono due e la battaglia, specie procedurale, fu fortissima. E continua a segnare la composizione degli organi direttivi della Cgil.

mercoledì 11 settembre 2013

BREVE SINTESI PER PAROLE CHIAVE DEGLI INTERVENTI DELLA ASSEMBLEA DI BOLOGNA DEL 6 SETTEMBRE 2013


NdR: le sintesi sono soltanto indicative e non pretendono di essere esaustive della discussione fatta.  
Catucci (Bari): questione agibilità e risorse; ci vuole una sottoscrizione; facciamo valere la piccola legittimazione che ci è stata riconosciuta a Genova, ma nei territori sarà dura. Ci vuole subito un documento di lancio.

Muffato (Napoli): espulsa l’11 luglio con una procedura allucinante, perché incompatibile perché nei Carc. Falla democratica pazzesca la relazione non ne ha parlato. Rischi enormi nel congresso. Appello per la democrazia.  

Vox (Milano): il primo testo da diffondere deve parlare della fase. Sciopero dei sindacati di base, dire subito che ci vuole una risposta e che siamo più vicini ai sindacati di base. Pensiamo ad un minuto dopo il congresso. Fondamentale il problema democrazia. Proposte concrete sul sindacato del fare. Grande problema dell’agibilità: atti di disobbedienza se non ci danno democrazia.

martedì 10 settembre 2013

REPORT DELLA RIUNIONE DI BOLOGNA DEL 6 SETTEMBRE 2013

Oltre 50 compagne e compagni di tutte le regioni si sono riuniti a Bologna come coordinamento della R28A in vista del congresso.
SI PARTE!


Nella introduzione di Giorgio Cremaschi si sono ribadite le ragioni di fondo del documento alternativo al congresso, così come sono state dette a Genova al seminario del gruppo dirigente CGIL.
Non dobbiamo fare un semplice più uno rispetto alla piattaforma di maggioranza o un elenco della spesa alternativo, dobbiamo prima di tutto chiarire che il ingresso si fa per cambiare il sindacato perché con questa CGIL nessun obiettivo è realizzabile. Dobbiamo dire che ci sono anche precise responsabilità sindacali per il disastro che colpisce il mondo del lavoro.

sabato 7 settembre 2013

PERCHÉ UN DOCUMENTO ALTERNATIVO IN CGIL

Sintesi dell'intervento di Giorgio Cremaschi
al seminario del gruppo dirigente CGIL del 2 e 3 settembre.


Credo che la discussione in corso debba uscire dal clima di ipocrisia che mi pare cogliere. Non è vero che una organizzazione va in crisi se si divide su scelte e programmi chiari. È invece un segno chiaro di crisi quando sulle scelte di fondo gran parte del gruppo dirigente si trova d'accordo e poi le divisioni profonde sono su altro. È quello che succede nel partito democratico, a cui gran parte dei gruppi dirigenti di questa organizzazione sono vicini, troppo per me. Il primo atto di trasparenza del congresso dovrebbe dunque essere quello di dichiarare che chi sta sullo stesso documento lo fa perché è d'accordo e non perché lo vogliono l'Europa, Napolitano o l'Onu. (...)

Un sindacato parla innanzitutto con i suoi atti negoziali, e per me gli accordi del 28 giugno 2011 e soprattutto del 31 maggio di questo anno sono decisivi. Chi li approva è giusto che faccia il congresso su una posizione comune, perché quegli accordi al di là della loro attuazione definiscono una strategia sindacale che io respingo.
Susanna Camusso e Maurizio Landini sono d'accordo su queste scelte sindacali di fondo e quindi è giusto che al congresso abbiano una posizione comune. Se poi c'è un conflitto sulla leadership, quello di cui tutti parlano nei corridoi, allora sarebbe meglio che venisse reso esplicito.
Per quanto mi riguarda il dissenso è di fondo.
La logica di questi accordi è l'ulteriore accettazione di tutti i vincoli e di tutte le compatibilità, ai danni del lavoro.
Così l'ultimo testo sottoscritto con Confindustria sulla crescita rappresenta una ulteriore involuzione della politica di concertazione.
La vecchia concertazione era fondata sul tavolo a tre, governo imprese sindacati. Oggi il tavolo diventa a due. Da un lato la politica e le istituzioni, dall'altro le parti sociali, padroni e sindacati, unite.
È la lobby corporativa dei produttori che rivolge le sue richieste alla politica. Per cui il sindacato fa davvero solo le richieste economiche e sociali che convengono anche alle imprese, alla faccia della indipendenza degli interessi del lavoro. Così compatibilità generali e compatibilità delle imprese vengono accettate assieme e il lavoro deve prendere la sua parte quando c'è la crescita, come dice la CISL.
Ecco io penso che qui stia la necessità di una alternativa di fondo al sindacato degli ultimi trenta anni.
Altro che accettere le sanzioni agli scioperi in cambio dei diritti sindacali come si è concordato il 31 maggio.
Penso che in sindacato che voglia rompere la gabbia di disoccupazione precarietà e sfruttamento dentro cui sta oggi il lavoro dovrebbe porsi come ragione fondante la ricostruzione del conflitto a tutti i livelli. Invece che registrare rabbia e rassegnazione impotenti e giustificarsi con la passività diffusa, la CGIL dovrebbe operare per ricostruire le ragioni le occasioni e le modalità del conflitto
Senza conflitto, senza rottura delle compatibilità nessuno dei tanti obiettivi elencati nella relazione di Susanna Camusso è realizzabile.
Occorrono un'altra strategia e un'altra pratica sindacale, che partano dal rifiuto dei vincoli europei, fiscal compact etc..., del pareggio di bilancio delle politiche di austerità. E che allo stesso modo sul piano aziendale rifiutino i vincoli della produttività e della competitività.
Questa è la premessa per la ricostruzione dei diritti e del potere del mondo del lavoro. Dobbiamo essere di parte e non parti sociali.
Questa necessità di una piattaforma strategica alternativa porta me assieme ad altre compagne e compagni a presentare un documento contrapposto a quello di maggioranza nel congresso e voglio definitivamente assicurare tutti coloro che lo chiedono che abbiamo le firme sufficienti per farlo.
Questa deve essere vissuta da tutti come una occasione per discutere sul serio sulle scelte di fondo e anche una occasione per un congresso trasparente.
Siccome ora siamo il tre per cento, non ci sono ragioni di potere che giustifichino i comportamenti negativi dell'ultimo congresso. Si potrebbero davvero fare congressi di base limpidi e in regime di par condicio tra le due mozioni. La maggioranza è così grande che non dovrebbe avere paura.
In ogni caso ci batteremo per un congresso che serva alla ripresa del conflitto da parte del lavoro.

martedì 3 settembre 2013

IL "PATTO DI GENOVA" PADRONI CGIL-CISL-UIL


Ci è appena giunto e lo pubblichiamo integralmente, il testo del patto (...) sottoscritto questa mattina a Genova da Squinzi, Camusso, Bonanni e Angeletti.

Un fatto di una gravità assoluta, l'ennesimo scioglimento delle ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici nel fronte unico con Confindustria a sostegno delle politiche d'austerità. (dal sito nazionale della RETE28APRILE)

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