mercoledì 11 settembre 2013

BREVE SINTESI PER PAROLE CHIAVE DEGLI INTERVENTI DELLA ASSEMBLEA DI BOLOGNA DEL 6 SETTEMBRE 2013


NdR: le sintesi sono soltanto indicative e non pretendono di essere esaustive della discussione fatta.  
Catucci (Bari): questione agibilità e risorse; ci vuole una sottoscrizione; facciamo valere la piccola legittimazione che ci è stata riconosciuta a Genova, ma nei territori sarà dura. Ci vuole subito un documento di lancio.

Muffato (Napoli): espulsa l’11 luglio con una procedura allucinante, perché incompatibile perché nei Carc. Falla democratica pazzesca la relazione non ne ha parlato. Rischi enormi nel congresso. Appello per la democrazia.  

Vox (Milano): il primo testo da diffondere deve parlare della fase. Sciopero dei sindacati di base, dire subito che ci vuole una risposta e che siamo più vicini ai sindacati di base. Pensiamo ad un minuto dopo il congresso. Fondamentale il problema democrazia. Proposte concrete sul sindacato del fare. Grande problema dell’agibilità: atti di disobbedienza se non ci danno democrazia.


Pozzi (Milano): unico membro del direttivo nazionale Fisac che ha aderito alla R28A, anche chi ne faceva parte non ci sta. Nuovi contatti a Milano ma c’è anche una campagna acquisti ai nostri danni. Facciamo il congresso della CGIL e sfruttiamo lo spazio che temporaneamente abbiamo.

Burattini (Roma): prima volta che senza filtri l'area si cimenta col congresso, contro tutto e tutti da soli. La piccola legittimazione di Genova è positiva, ma il congresso resta in salita, non contrattiamo i posti e sarà dura. Le regole debbono valere per tutti: esempio  negativo quello dell’espulsione di Napoli e altri. Bisogna andare dai massimi dirigenti CGIL a chiedere rispetto regole e agibilità. Altrimenti, costretti a disobbedire. Il sito e altri strumenti devono servire a organizzare, anche con pagine di categoria e territoriali. Importante la struttura capillare di coordinatori. Facciamo politica sulle contraddizioni di CGIL che vogliamo e Lavoro e Società.

De Angelis (Roma): sono di Lavoro e Società, sono interessato alla vostra discussione e ritengo necessarie iniziative tipo autoconvocati. La Filctem è più a destra della CGIL, ad esempio su acqua. Coordinamento nazionale di LS: lunga relazione per dire che non ci sono le condizioni. Accordo Expo fa schifo ma lì viene difeso. Accordo ceramiche di Viterbo: i lavoratori devono restituire i soldi di accordi precedenti. La parola opposizione crea problemi, non escludere gestione unitaria. Bisogna chiarire che si sta in CGIL.

Bellavita (FIOM naz): accordo ceramiche di Viterbo esempio di contrattazione di restituzione; non soltanto in Filctem, ma ovunque, anche in FIOM. Esempio: accordo Berco Ferrara, dove si sospendono tutti i trattamenti aziendali. Sugli esodati solo elemosine. Il merito degli accordi disastrosi non si discute mai. Dobbiamo parlare delle responsabilità sindacali. No alle narrazioni sindacali alternative. Malcontento enorme senza rappresentanza. Non solo ricomposizione ma ricostruzione. Segnali di legittimazione, l'organizzazione è anche nostra: rivendichiamo agibilità. Importante la formazione dei presentatori.

Como (Fiom naz.). Solo due battute sul sito, perché è giusto che la discussione di oggi sia organizzativa: impegno per risistemarlo senza modificare la struttura che va bene. Pubblicare la struttura organizzativa e rendere pubblico cellulare e email dei vari contatti. Sul sito si mette quello che arriva, non siamo una redazione, inviate quindi notizie. Il documento congressuale sia breve e chiaro. 

Carelli (Lodi): importante organizzarsi. I riferimenti territoriali e di categoria entro un mese. Ci vuole lavoro comune per mappatura compagni. Presto riunione categorie nazionali.

Zenorini (Verona): sono nel direttivo nazionale Fillea cerco collegamenti di categoria. Direttivo nazionale del 2 luglio denuncia grave situazione dei conti e se la Fillea che ha la bilateralità sta male figuriamoci il resto. Dobbiamo proporre il sindacato dei militanti. Solari segretario cgil dice “viva la Tav” e grande piattaforma logistica dove ci sono le risaie. Fallito tutto l’ultimo congresso, tranne unità con CISL e UIL! Incalzare i partitini della sinistra sulla coerenza. Sede di Verona, al di la delle polemiche utile per contattare i lavoratori fuori di orario di ufficio oltre le necessarie agibilità.

Simeone (Roma): alcuni compagni chiedono perché fare il congresso visto che siamo in pochi. Sono d'accordo con noi sui giudizi ma sono sfiduciati. Dobbiamo rispondere con la necessità del conflitto che oggi non c'è in Italia: a questo serve la nostra esistenza in CGIL. Costruire la componente di classe in CGIL. Pronto appello dei delegati di diversa provenienza. Necessità di un documento alternativo non solo della Rete. La Filcams sul ccnl con piattaforma unitaria rientra; facciamo emendamenti.  

Arturi (Torino): Landini a Torino; Marchionne è stato il suo pretesto per aprire una specie di campagna elettorale. Finisce che si pesterà i piedi con Vendola. Comunque poca affluenza; il suo consenso oceanico poggia su basi poco solide. Vivo il travaglio in CGIL. Opportunità del congresso di portare una voce diversa ai lavoratori passivi anche per colpa della stessa CGIL, da Camusso a Landini. Sfidare Landini alla Bertone. A Torino rischio sulle assemblee di organizzazione. Ci vuole iniziativa a Milano contro accordo Expo.

Grisa (Bergamo): importante ottenere distacchi alla CGIL per coprire assemblee ma anche commissioni elettorali contro i brogli. Che il documento sia snello e comprensibile. Selezioniamo gli obiettivi strategici per essere presenti dove servirà di più. Importante conquistare i delegati: anche su di loro è partita la “compravendita” e Landini per tanti ha ancora prestigio, nonostante tutto.

Grisolia (Milano): lavoro e società è in crisi. Troppo ottimismo nella relazione sulle nostre forze. Il nostro obiettivo sia realista, non esagerato. Le difficoltà sono molte. Bisogna raccogliere tra i delusi de La CGIL che vogliamo. Il documento alternativo deve essere politico e non sui cosiddetti obiettivi dirompenti. Però ci vogliono alcuni obiettivi di fondo, una piattaforma: no debito orario etc. Importante anche per far crescere le coscienze. La CGIL ha presentato obiettivi concordati con Confindustria. Gravissimo l’accordo di Genova. Lavorare sulla sintesi da dare a tutti i lavoratori. Il 18 ottobre è il solito sciopero annuale del sindacato di base.

Fantauzzi (Termoli): operazione politica di Landini in atto da mesi. Importante combattere la disinformazione. Prendiamo la vecchia mozione e diciamo che su quella non si è fatto niente. Questione democratica. Parlare dei problemi concreti in Fiat, le patologie sul lavoro, i tempi: io avevo 3 ernie ora 5. Dobbiamo riavere il diritto di scegliere. Denunciare pubblicamente le sopraffazioni. Ci sono anche i sindacati di base.

Bruno (Napoli): cercano di “comprare”, non è vero che avremo spazi. Devono far vedere agli altri sindacati che si liberano di noi, come con Muffato. Centrale la questione delle agibilità. Filmati sui congressi. Pensionati: venti partecipanti e mille nei verbali. La convergenza alle iniziative antagoniste è giusta ma porterà condanne. Nei metalmeccanici la figura di Landini è più conosciuta per come è davvero, fuori è più difficile. Centrale il lavoro e gli esodati. Che il documento sia semplice. 

Macciò (Genova): giusto l’obiettivo della relazione di uscire più forti di come siamo entrati. Caratteristiche più sindacali. Pessimismo della intelligenza. Girano voci che non abbiamo le firme. La legittimazione nazionale non vuol dire agibilità nei territori che va conquistata, soprattutto nei congressi.. I permessi nel pubblico sono pochi. Io sono l’unico a Genova nel direttivo Cdl. In CGIL ci restiamo! Il documento deve chiarirlo.

Bertinelli (Parma): dopo il 28 giugno sbandata a Parma, la Fiom ha retto perché molti di noi siamo in R28A. Questione della propaganda: ci vogliono slogan. Importante battere sulla indipendenza dal PD.

Scacchi (Valle d'Aosta): sarà un congresso molto diverso dagli ultimi. Centrali i congressi intermedi nella disputa Landini-Camusso. Urgente un appello pubblico per il documento. Definire lo scopo della corrente di classe in CGIL. Centrale il no al 31 maggio. Urgente iniziativa di categoria.

Destratis (Basilicata): non facciamo il documento nostro guardando alla maggioranza CGIL. Noi siamo più credibili e dobbiamo essere coerenti. Facciamo anche la lista della spesa, tanto gli altri si sa che, come il PD, promettono ma non mantengono. Che Landini vada in politica. Meglio li che qui!

Grassi (Milano). il documento è il primo senza più componenti del gruppo dirigente CGIL, tranne Cremaschi. Decisivo il controllo sui voti. Usare la legittimazione. Incontro con segreteria. Documento breve ma più che altro semplice. Piattaforma e come la si ottiene. Importante organizzare un piano di copertura dei congressi.

Amato (Roma): diamo pure per scontato che nel congresso faranno quello che hanno sempre fatto. Concentriamoci sulle responsabilità della Cgil per dove siamo precipitati. Dobbiamo usare gli accordi più che il documento. Io sotto il 51%o non sarei soddisfatto!

Zasso (Milano): non ho visto la proposta dei pensionati di Verona e Milano pubblicata sul sito. Evitare lo strappo tra attivi e pensionati. Importante garantire la presenza dei pensionati nell’esecutivo della rete altrimenti non c'è democrazia.

Filippini (Brescia): per ora sento discorsi che negano il diritto a presentare il documento  alternativo nei congressi di base in nome della unitarietà. Organizziamoci in fretta.

Desimone (Cosenza): il documento deve avere anche contributi di merito: l’anticapitalismo, il no alle grandi opere, le nazionalizzazioni. La CGIL che vogliamo in Calabria si è divisa sul rigassificatore.

Pomari (Brianza): da me La CGIL che vogliamo si è riunita solo due volte dal congresso ed era per i posti.. Abbiamo costituito la rete in FIOM. 

In IBM la FIOM ha firmato un accordo che prevede la cacciata a zero ore se non c’é la volontarietà nelle dimissioni. 
La FIOM non ha subìto questo accordo, lo ha proposto!

Paparella (Bari): che il documento sia sintetico e chiaro. Importante il punto sulle pensioni a 40 anni. Il sindacato non è adeguato, bisogna cambiare  il gruppo dirigente.

Doro (Padova): importante spiegare ai lavoratori perché siamo arrivati a questo punto. Anche le lotte più radicali come Fincantieri a Marghera si concludono non bene. Mancano politica e casse di resistenza. Hanno firmato anche i nostri, metà degli operai contro. Cerchiamo di convincere i lavoratori ex Flai a rientrare in CGIL.

Iavazzi (FP): piattaforma più a sinistra della realtà della maggioranza. Rispondere sul congresso unitario. Parliamo ai lavoratori del metodo di lotta. Cosa intendiamo per casse di resistenza. No alla 146. La CGIL che vogliamo FP contribuisce al documento. Grande malcontento dei pubblici. Don gnocchi a Parma: i lavoratori in maggioranza respinto contratto peggiorativo e chiesto referendum.


Redazione: Sergio Bellavita, Sandro Bianchi, Carlo Carelli, Eliana Como, Giuliano Garavini, Paolo Grassi, Franco Losi, Vincenzo Smaldore, Armando Zenorini.
Coordinatore: Giorgio Cremaschi 

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