Oltre 50 compagne e compagni di tutte le regioni si sono riuniti a Bologna come coordinamento della R28A in vista del congresso.
SI PARTE!
Nella introduzione di Giorgio Cremaschi si sono ribadite le ragioni di fondo del documento alternativo al congresso, così come sono state dette a Genova al seminario del gruppo dirigente CGIL.
Non dobbiamo fare un semplice più uno rispetto alla piattaforma di maggioranza o un elenco della spesa alternativo, dobbiamo prima di tutto chiarire che il ingresso si fa per cambiare il sindacato perché con questa CGIL nessun obiettivo è realizzabile. Dobbiamo dire che ci sono anche precise responsabilità sindacali per il disastro che colpisce il mondo del lavoro.
Proponiamo quindi una rottura con trenta anni di concertazione fino agli ultimi accordi e il documento dovrà unire tutte le opposizioni, quindi non solo rete ma tutti quelli che non sono d accordo.
A Genova ci è stata riconosciuta la legittimità della scelta che facciamo anche se naturalmente si è sottolineato che il gruppo dirigente la respinge in blocco. Ora dobbiamo partire ed organizzarci ovunque. È dobbiamo raggiungere prima di tutto il dissenso che c è e che è molto più vasto di noi è che è senza vera rappresentanza dopo che Landini e CGIL che vogliamo son rientrati in maggioranza. Si va a far erba nell'orto del vicino, come disse una volta un grande dirigente del movimento operaio.
Anzi dobbiamo spingere alla chiarezza delle posizioni e delle scelte di contenuto e pratica, che non possono essere appannate dalla richiesta di Rinaldini di primarie per il gruppo dirigente, che finirà in ogni caso in nulla di fatto.
Partiamo con chi ci sta e organizziamoci da subito nei territori. Se non ci sono le elezioni anticipate, i documenti saranno pronti per fine autunno e i congressi di base partiranno a gennaio.
Alla fine di ottobre una assemblea nazionale lancerà il documento. Nei prossimi giorni diffonderemo già un primo testo che spiega le nostre ragioni di fondo e chiama chi le condivide a partecipare alla nostra battaglia.
Abbiamo perso forze nei gruppi dirigenti, ma stiamo crescendo tra i militanti, ci sono crescenti segnali positivi che ci dicono che bisogna assolutamente arrivare lavoratori e alle lavoratrici.
Infine va confermata l’adesione della Rete28Aprile alla settimana dal 12 al 19 ottobre di lotta dei movimenti su beni comuni, casa, diritti, con sciopero dei sindacati di base, manifestazione sull'acqua, mobilitazione degli studenti e manifestazione nazionale a Roma il 19, con la partecipazione dei No Tav. È un appuntamento di opposizione sociale su cui dobbiamo investire.
Confermiamo il sostegno totale ai NoTav e il no alla guerra.
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