lunedì 8 luglio 2013

APPELLO PER IL RISPETTO DELLA DEMOCRAZIA NELLA CGIL



Nel quadro del pesante attacco padronale e governativo alle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori e dei gravissimi restringimenti alla democrazia nel paese, è in atto all’interno della Cgil un pericoloso e pesante attacco contro i delegati combattivi e dirigenti non allineati: richiami, ammonizioni, avvertimenti, sgambetti, pressioni, fino ad arrivare a episodi di licenziamento di funzionari critici.



Recentemente una compagna della Rete 28 Aprile di Napoli, Maria Elena Muffato, delegata FISAC, componente della segreteria nazionale del gruppo SAI, è stata “avvertita ufficiosamente” che sul suo conto sarebbe stato redatto un dossier per certificare le presunte “buone ragioni” per le quali la CGIL vorrebbe “farla decadere” dall’iscrizione all’organizzazione, in una parola espellerla, senza neanche sottoporla ad un procedimento disciplinare (con relativo diritto di difesa), così come previsto dallo statuto.

Questa vicenda fa il paio con l’espulsione a Padova di Francesco Doro e Andrea Berruti (RSU, esponenti della Rete 28 Aprile) e con analoghi provvedimenti che colpiscono altri compagni e compagne che orbitano intorno alla Rete 28 aprile, con le ritorsioni di qualche tempo fa contro alcuni compagni de “La Cgil che Vogliamo” (un delegato della Fincantieri di Ancona che la CGIL sospese perché aveva spedito dalla sede CGIL un volantino firmato “CGIL che vogliamo”), l’allontanamento di Maurizio Scarpa dalla segreteria nazionale Filcams, la sospensione di Mauro Caffo che contestava il giro della Padania organizzato dalla Lega, la sospensione di Ezio Casagranda, Fulvio Flammini e Franco Tessadri dalla CGIL in Trentino, il trasferimento forzoso di Eliana Como dalla FIOM di Bergamo a Roma, la destituzione di Sergio Bellavita dalla Segreteria Nazionale FIOM, l’esclusione di Giorgio Cremaschi dagli interventi alla riunione dei Direttivi unitari Cgil, Cisl e Uil del 30 aprile scorso.

Per questo oggi la Rete 28 Aprile chiama le lavoratrici ed ai lavoratori, le/gli iscritte/i della CGIL, le associazioni, la società civile, i sinceri democratici a firmare questo appello per porre un argine a questi episodi che rischiano di sperperare definitivamente la cultura e la pratica democratica che ha caratterizzato la Cgil dalla sua fondazione.

- per difendere ed estendere i diritti sindacali e costituzionali che i lavoratori hanno conquistato a prezzo di dure lotte, contro l'accordo sulla rappresentanza e la linea che ha portato la Cgil a non contrastare efficacemente l'innalzamento dell'età pensionabile e il taglio delle pensioni, il fenomeno degli esodati, l'eliminazione dell'art. 18, i contratti a perdere, i licenziamenti, la disoccupazione e la precarietà galoppanti, ecc.

- per contrastare in modo pubblico, organizzato e collettivo gli attacchi, le pressioni, i ricatti, le ritorsioni con cui i tanti Marchionne, grandi e piccoli, cercano azienda per azienda di intimidire, far indietreggiare, espellere, quei delegati che sostengono senza se e senza ma gli interessi e i diritti dei lavoratori, promuovono la loro organizzazione e mobilitazione

- per la democrazia interna, contro le espulsioni, le sospensioni, dei sindacalisti onesti e dei lavoratori combattivi con cui la direzione della CGIL vuole contrastare lo sviluppo di un vero movimento sindacale capace di organizzatore la resistenza e la lotta contro la crisi, i suoi effetti e i suoi responsabili.

Non sono i sindacalisti onesti e i lavoratori combattivi incompatibili con lo Statuto della CGIL, è la linea della direzione CGIL e la caccia alle streghe che essa conduce che sono incompatibili con gli interessi e i diritti dei lavoratori; sono questi ad essere indegni e incompatibili con la CGIL di Di Vittorio!

Per firmare l’appello si prega inviare una mail a: rete28aprile1napoli@gmail.com



Firme


Coordinamento R28 Aprile di Puglia (Giuseppe Catucci, Giuseppe Carone, Mariella Damato, Massimo Paparella, e altre decine di compagne/i)

Coordinamento Rete 28 Aprile Napoli (Franco Bruno, Nunzia Amura, Patrizia Fabbricini, Maria Elena Muffato)
Lina Miele (iscritta FP CGIL)
Giuseppe Tiano (Filctem CGIL Calabria)
Bartolomeo Pepe (Senatore M5S)
Angelo Genovese (Docente Università Federico II - Napoli)
Pietro Rinaldi (Consigliere comunale - Napoli)
Antonio Luongo (Consigliere comunale - Napoli)
Giuseppe Aragno (Storico)
Carmine Puggillo (Lavoratore ASIA)
Francesco Santoianni (Funzionario Protezione Civile)
Mario Ammutinato (Lavoratore settore Privato)
Rosaria Meo (Lavoratrice settore Privato)
Gennaro Errico (Lavoratore Coop Comun di Napoli)
Gianfranco Amodeo (Fisico) 

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