lunedì 22 aprile 2013

NO AI 4 ESUBERI ALLA COMITAL



Siamo 4 lavoratori dichiarati in esubero su oltre un centinaio di lavoratori attivi nella Comital di Volpiano (TO). 


La Comital, azienda nel settore metalmeccanico con i marchi Cuki e Domopac, ha intrapreso dal 2008 una ristrutturazione aziendale del gruppo. Dal 1° febbraio 2010 nello stabilimento a Volpiano ha cessato l’attività su alcune linee, inserendo illegittimamente in quel percorso alcuni lavoratori senza l’utilizzo dei criteri di legge nella scelta del personale. 

Dopo 39 mesi di casse integrazioni siamo rimasti solo 4 lavoratori; gli altri hanno accettato la mobilità volontaria con gli incentivi economici all’esodo. 

Non siamo stati reintegrati. Non ci hanno permesso di ruotare nel periodo della cassa straordinaria. Inoltre, in questi anni di cassa integrazione l'Azienda ha utilizzato il lavoro straordinario per sopperire alle carenze di organico, anche con il consenso della RSU. Il 2 ottobre 2012 i lavoratori (due assemblee su tre) bocciavano la proposta della FIOM, sindacato di maggioranza, sull’aumento dell’orario di lavoro (in questo modo si sarebbe regolarizzata l’esigenza aziendale del lavoro straordinario in lavoro ordinario!). 

Dal 1° marzo 2013 siamo riusciti a fermare quel percorso condiviso anche dalla FIOM. Con la collaborazione della rete, ci siamo attivati intraprendendo varie iniziative. 

Il 7 marzo abbiamo ricevuto la prima lettera raccomandata con la quale l'Azienda ci informava sul nostro prossimo licenziamento individuale per motivi economici, a partire da maggio 2013. 

Giovedì 18 aprile abbiamo ricevuto la seconda lettera raccomandata con la convocazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Torino come da prassi legislativa. 

Un lavoratore (dei 4) ha accettato l'incentivo all'esodo con la mobilità il giorno 8 aprile 2013. Lo stesso giorno l'Azienda ha inviato una lettera ad un altro lavoratore, come quella ricevuta da noi il 7 marzo, ripristinando sempre e solo 4 esuberi. 

In questo ultimo anno di cassa integrazione lo straordinario è diventato strutturale. Su nostra richiesta (e non della FIOM!), gli Ispettori del lavoro sono intervenuti tempestivamente. La RSU FIOM, chiamata dalla Direzione aziendale, ha dichiarato che i 4 lavoratori non sono fungibili sugli impianti funzionanti in azienda e avrebbero dovuto avere un addestramento particolare. (Dieci o quindici anni di lavoro sugli impianti attualmente in funzione e il livello professionale acquisito non contano nulla?) Il lavoro degli Ispettori sta procedendo. 

Noi lavoratori coinvolti abbiamo anche informato ufficialmente il Segretario Provinciale della FIOM in quanto nei precedenti anni ha seguito direttamente la Comital e conosce molto bene l'attuale Proprietà. 

Considerando il numero di dipendenti e la carenza di organico, ci sarebbero tutte le condizioni per integrare i 4 lavoratori. 

Venerdì 19 aprile 2013 la FIOM finalmente si è attivata! 

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Torino, 18 aprile 2013
COMUNICATO STAMPA

La Comital ricorre all'articolo 18
per licenziare 4 lavoratori

La Fiom-Cgil rende noto che la Comital di Volpiano ha deciso unilateralmente di licenziare quattro lavoratori (di cui uno gravemente malato) ricorrendo all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori modificato dalla riforma Fornero.

Il nuovo testo infatti prevede la possibilità di ricorrere ai licenziamenti individuali, senza l'obbligo di reintegro, per motivi economici. La Fiom-Cgil respinge questi licenziamenti in quanto discriminatori visto che la Comital, che lavora a ciclo continuo (24 ore su 24, 7 giorni su 7) dichiara pubblicamente di essere in una fase di miglioramento e non è quindi vero il fatto che questi quattro lavoratori non possano essere ricollocati in nuove posizioni all'interno della stessa azienda.

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «In una fase già segnata da molte situazioni di crisi e di perdita di posti di lavoro, questi licenziamenti con tutta evidenza non giustificati appaiono ancora più intollerabili. Chiediamo quindi all'azienda di fare un passo indietro e in tutti i casi non lasceremo nulla di intentato per difendere questi lavoratori».

Ugo Bolognesi, della Fiom-Cgil, dichiara: «Questi licenziamenti sono strumentali e inaccettabili. Apriamo una fase di mobilitazione per rompere il silenzio e dire no ai licenziamenti».


Ufficio stampa Fiom-Cgil
Per ulteriori informazioni
FIOM CGIL TORINO
Ugo Bolognesi – Fiom-Cgil – 337 1051837



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