lunedì 6 gennaio 2014

REPORT N., 1 DI ARMANDO ZENORINI, DALLA COMMISSIONE PROV.LE DI GARANZIA DELLA C.d.L.t. DI VERONA PER IL XVII° CONGRESSO DELLA CGIL

Si è tenuta, nella mattinata di Venerdì 3 Gennaio 2014, presso la sede CGIL di Verona in Via Settembrini, la 2a riunione della Commissione Provinciale di Garanzia per il Congresso Nazionale della CGIL, in cui rappresento, da solo su 8 componenti, il documento congressuale "Il sindacato è un'altra cosa. E' il primo a cui ho potuto partecipare, causa l'impossibilità di presenziare al precedente per i limiti ai permessi sindacali a cui è soggetto un normale delegato che lavori, come chi è nella mia condizione bene sa. Era assente solo la compagna Katia Manganotti. Ha assistito alla prima parte dei lavori anche la Segretaria Organizzativa della Camera del Lavoro di Verona, compagna Lorisa Vaccari. Nella prima parte dei lavori si è messo a punto il verbale delle assemblee di base che sarà utilizzato durante la fase dei congressi di base, che com'è noto inizierà dal 7 Gennaio p.v. e terminerà improrogabilmente entro Venerdì 21 Febbraio 2014. il verbale base che sarà utilizzato nella nostra provincia sarà di 28 pagine, con l'eventuale aggiunta di pagine se, come non è frequente nella realtà dei casi nelle categoria di Verona, si procederà contestualmente all'elezione del Comitato degli iscritti oppure all'elezione del Direttivo di Lega di quella realtà. Nella seconda parte si è parlato delle prime richieste del nostro documento di agibilità congressuali, presentate oltretutto per tempo, e qui ho riscontrato una chiusura reale e totale da parte di tutti gli altri presenti, adducendo il fatto che questa Commissione provinciale non avrebbe poteri di imporre alle categorie interessate o alle strutture superiori alcunché in merito. Vi risparmio il corollario di commenti stucchevoli su quanto poco contiamo nei numeri, di quanto troppo vogliamo e di quanti permessi potremmo giocarci non si sà in che maniera tra azienda, ferie e non so cosa, "se solo volessimo". Stucchevoli oltretutto perché provenienti da persone che hanno visto tutto o quasi il loro percorso professionale all'interno di strutture, proprie o comunque di emanazione, sindacali e politiche. Il massimo delle concessioni (sic) di cui poteva farsi carico questa Commissione di garanzia (ma questo solo per bocca della presidente, compagna Gabriella Poli), è stato suppergiù questa: Siccome non potrete essere fisicamente presenti in tutte le assemblee, diteci dove volete andare e noi ci faremo carico di farvi partecipare alle stesse. Originale, in questa, la pretesa di essere preventivamente "avvisati" delle intenzioni di quello che, evidentemente e qui palesemente, è sentito come un corpo estraneo ai giochi congressuali. Oltremodo in assenza dei calendari categoriali, a parte di una decina di assemblee dello SPI, programmate, tra l'altro, a partire dal 21 Gennaio. E qui ci sarebbe da eccepire su una categoria della CGIL che in 20 giorni lavorativi si "ripropone" di "consultare" oltre 28.000 iscritti...... Ho eccepito che solo la concessione delle poche agibilità che avevamo richiesto, con altre limitate aggiunte, poteva almeno in linea teorica garantire un minimo di regolarità alla fase congressuale di base, oltretutto senza limitazioni di circolazione dei relatori del nostro documento, e che, per quanto mi riguarda, non avrei considerato regolare un congresso fatto in queste condizioni. La seduta si è quindi sciolta, senz'altra deliberazione e senza alcuna verbalizzazione della stessa, attorno alle ore 12.30. La prossima sessione della Commissione Provinciale di Garanzia di Verona è fissata per Venerdì prossimo, 10 Gennaio 2014, alle ore 9.00. La mia partecipazione alla stessa è, ad ora, incerta, causa le effettive esigenze organizzative della mia azienda (che potrò avvisare solo il 7 p.v.) e i permessi RSU che posso eventualmente utilizzare, come ben sa chi conosce almeno la normativa in materia. Ci si chiede a questo punto cosa garantisca questa commissione, se non può garantire e, nel caso, imporre l'uguaglianza della parti in congresso, pari diritti ai relatori, qualunque sia la propria condizione lavorativa, ed ai lavoratori nelle assemblee di base, pari condizioni di presentazione a loro delle tesi congressuali.

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