Intanto che aspettiamo l'accordo sulla rappresentanza, CGIL CISL E UIL firmano l'accordo sulla produttività.
Vi invito a leggerlo e sopratutto ad apprezzare le note esplicative dell'accordo di Bonanni ( le trovate sull'edizione cartacea di Conquiste del Lavoro del 25 aprile 2013, vi allego la sintesi on line)
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Un altro segnale di concretezza da parte delle parti sociali che stamattina hanno siglato un accordo per dare attuazione al decreto sulla detassazione del salario di produttività.
L'intesa sottoscritta tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria prevede due nuove modalità per estendere l'area di applicazione della detassazione attraverso un ampliamento della pratica contrattuale: 1) accordi a livello di singola impresa, anche dove non ci sono rappresentanze sindacali, tra le federazioni territoriali di categoria e le aziende assistite dalle articolazioni territoriali di Confindustria; questi accordi sono applicabili a tutti i dipendenti; 2) accordi territoriali che diano la possibilità di applicare la detassazione ai lavoratori che effettueranno prestazioni di orario diverse da quelle abitualmente praticate in azienda; questa seconda tipologia di accordi si muove sul piano dell'opportunità non essendo di natura vincolante. Un'intesa che soddisfa la Cisl e che rappresenta un'evoluzione dell'accordo del 28 giugno 2011, con l'obiettivo di portare più salario netto ai lavoratori e di favorire anche nelle piccole imprese, prive di rappresentanza sindacale, la pratica della contrattazione e la possibilità di introdurre elementi di innovazione organizzativa attraverso un uso più mirato del sistema degli orari.
A spiegarlo, in una nota, è il segretario generale della confederazione di via Po, Raffaele Bonanni, aggiungendo che si tratta di un accordo "che cerca di dare un percorso comune agli interessi dei lavoratori e delle imprese nel segno di una maggiore competitività del nostro sistema industriale e di maggiori opportunità salariali per i lavoratori".
"E' importante sottolineare - conclude Bonanni - la firma unitaria di un accordo finalizzato a far crescere la contrattazione di secondo livello sia in termini quantitativi che qualitativi". "Confidiamo che questo accordo possa dare un quadro di riferimento più certo e più sereno allo sviluppo della contrattazione nei prossimi mesi, confermando il ruolo delle parti sociali e della contrattazione stessa come elemento fondamentale di coesione sociale e fattore di competitività e di sviluppo".
(24 APRILE 2013)
Semplicemente: quello che era uscito dalla porta ( l'accordo non sottoscritto dalla CGIL a novembre 2012) è rientrato più piccolo dalla finestra.
D.
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