domenica 9 marzo 2014

ORDINE DEL GIORNO CONTRO TESTO UNICO E SUA CONSULTAZIONE





Pubblichiamo dei campioni degli ordini del giorno che abbiamo presentato nei vari congressi del Piemonte. Qui di seguito trovate quello contro il testo unico sulla rappresentanza


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Il Congresso ******** della Cgil, ritiene che l’accordo sulla rappresentanza firmato il 10 gennaio scorso da CGIL-CISL-UIL e Confindustria, sia anticostituzionale e lesivo di quanto previsto dallo Statuto della CGIL e dunque non assoggettabile a consultazione poiché mette in discussione e lede diritti indisponibili su cui le regole della nostra organizzazione vietano si possa votare. Esso infatti non è altro che l'estensione e la generalizzazione del modello Marchionne, un modello che determina un sistema chiuso di rappresentanza sindacale per il quale le agibilità a tutti i livelli sono di fatto vincolate all’adesione preventiva al sistema sanzionatorio. Si introducono norme che limitano le libertà sindacali dei lavoratori, il ruolo e la titolarità contrattuale delle categorie, anche definendo sistemi sanzionatori e forme di arbitrato interconfederale che la Cgil ha sempre rifiutato perché lesive dell’autonomia contrattuale del sindacato e delle libertà e dei diritti fondamentali delle persone che lavorano. Esso infine è in netto contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che ha riammesso la Fiom in Fiat.

È inaccettabile che la Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso, come iscritta, abbia inviato una lettera al collegio statutario della CGIL, per chiedere se esistono i presupposti per sanzionare il comportamento del Segretario Generale della FIOM soltanto in base alle sue dichiarazioni nel direttivo della CGIL ovvero nell’organismo di direzione politica che dovrebbe discutere anche su posizioni e valutazioni diverse di un accordo trasformando così il dissenso in un problema disciplinare. Per questo motivo esprimiamo la nostra solidarietà a Maurizio Landini.
Vanno condannati gli episodi di violenza fisica avvenuti durante lo svolgimento dell’attivo regionale della CGIL a Milano di venerdì 14 Febbraio dove prima è stato negato un unico intervento contrario, sui 12 in programma, a Nico Vox, membro della Funzione Pubblica di Milano critico con l’accordo sulla rappresentanza del 10 Gennaio, e dove in seguito il servizio d’ordine CGIL ha esercitato violenza fisica e verbale nei confronti di Giorgio Cremaschi, primo firmatario del documento congressuale “Il sindacato è un’altra cosa”, componente del direttivo Nazionale della CGIL, e degli altri iscritti CGIL lì presenti che non la pensano come la Segretaria Camusso.
Il Congresso ******** della Cgil, chiede, dunque, alla Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso il ritiro della firma dall’accordo del 10 Gennaio e le sue dimissioni, in quanto la Segretaria ha anzitutto il compito di rappresentare tutta l'Organizzazione, anche chi dissente, ma soprattutto ha il compito di garantire il pieno esercizio dei diritti democratici degli iscritti e dei dirigenti a tutti i livelli dell'Organizzazione. A questo ruolo la Segretaria Generale Susanna Camusso è venuta meno.

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