Pubblichiamo dei campioni degli ordini del giorno che abbiamo presentato nei vari congressi del Piemonte. Qui di seguito trovate quello contro il testo unico sulla rappresentanza.
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Il
Congresso ******** della Cgil, ritiene che l’accordo sulla rappresentanza
firmato il 10 gennaio scorso da CGIL-CISL-UIL e Confindustria, sia
anticostituzionale e lesivo di quanto previsto dallo Statuto della
CGIL e dunque non assoggettabile a consultazione poiché mette in
discussione e lede diritti indisponibili su cui le regole della
nostra organizzazione vietano si possa votare. Esso infatti non è
altro che l'estensione e la generalizzazione del modello Marchionne,
un modello che determina un sistema chiuso di rappresentanza
sindacale per il quale le agibilità a tutti i livelli sono di fatto
vincolate all’adesione preventiva al sistema sanzionatorio. Si
introducono norme che limitano le libertà sindacali dei lavoratori,
il ruolo e la titolarità contrattuale delle categorie, anche
definendo sistemi sanzionatori e forme di arbitrato interconfederale
che la Cgil ha sempre rifiutato perché lesive dell’autonomia
contrattuale del sindacato e delle libertà e dei diritti
fondamentali delle persone che lavorano. Esso infine è in netto
contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che ha riammesso
la Fiom in Fiat.
È
inaccettabile che la Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso,
come iscritta, abbia inviato una lettera al collegio statutario della
CGIL, per chiedere se esistono i presupposti per sanzionare il
comportamento del Segretario Generale della FIOM soltanto in base
alle sue dichiarazioni nel direttivo della CGIL ovvero nell’organismo
di direzione politica che dovrebbe discutere anche su posizioni e
valutazioni diverse di un accordo trasformando così il dissenso in
un problema disciplinare. Per questo motivo esprimiamo la nostra
solidarietà a Maurizio Landini.
Vanno
condannati gli episodi di violenza fisica avvenuti durante lo
svolgimento dell’attivo regionale della CGIL a Milano di venerdì
14 Febbraio dove prima è stato negato un unico intervento contrario,
sui 12 in programma, a Nico Vox, membro della Funzione Pubblica di
Milano critico con l’accordo sulla rappresentanza del 10 Gennaio, e
dove in seguito il servizio d’ordine CGIL ha esercitato violenza
fisica e verbale nei confronti di Giorgio Cremaschi, primo firmatario
del documento congressuale “Il sindacato è un’altra cosa”,
componente del direttivo Nazionale della CGIL, e degli altri iscritti
CGIL lì presenti che non la pensano come la Segretaria Camusso.
Il Congresso ******** della Cgil, chiede, dunque, alla Segretaria Generale della CGIL
Susanna Camusso il ritiro della firma dall’accordo del 10 Gennaio e
le sue dimissioni, in quanto la Segretaria ha
anzitutto il compito di rappresentare tutta l'Organizzazione, anche
chi dissente, ma soprattutto ha il compito di garantire il pieno
esercizio dei diritti democratici degli iscritti e dei dirigenti a
tutti i livelli dell'Organizzazione. A
questo ruolo la Segretaria Generale Susanna Camusso è venuta meno.
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