mercoledì 18 dicembre 2013

COMITATO CENTRALE FIOM 16/12: NOTA DI S. BELLAVITA





Il comitato centrale della Fiom dello scorso lunedì ha approvato, tra le nostre proteste e l'assenza della maggioranza qualificata, un dispositivo che autorizza a tenere le urne aperte, dopo l'assemblea congressuale, su due giorni. L'obbiettivo non è quello di far partecipare il più possibile i lavoratori alla discussione ma fare il pieno dei voti. Esattamente il sistema che la stessa Fiom ha subito nello scorso congresso.
L'omologazione dei gruppi dirigenti della maggioranza è passata da tempo. Lo dimostra la passività con cui subisce le repentine svolte e contro svolte, a suon di interviste, di Landini. Dirigenti passati dal plauso all'appello ai partiti del giugno 2012 sui 9 punti, all'abbraccio con i centri sociali, dal partito Fiom alle simpatie grilline per poi ritrovarsi reclutati a un Renzi che oggi, anche grazie all'operazione del quotidiano Repubblica e all'uso della Fiom, si propone di cancellare ogni residua tutela dal licenziamento con la sua proposta di contratto unico, cavallo di battaglia di Ichino, dopo la demolizione dell'art.18. La sequela è davvero impressionante. Eppure, nonostante il fallimento di un linea politica e sindacale che ha dismesso ogni antagonismo sociale sino a portare i metalmeccanici nell'alveo del governo dell'inciucio, nessun dirigente ha avuto il minimo dubbio sulla bontà dell'abbraccio Landini-Renzi. Anzi, con incredibile utilizzo di banalità e luoghi comuni, si è spacciato quell'abbraccio per la necessaria interlocuzione con chi sta al governo!!! In Lombardia c'è Maroni, nel Pd Renzi!
Noi invece siamo indignati di essere apparentati a Renzi, al partito di governo: il Pd, il maggior responsabile, insieme al sindacalismo confederale del crollo della condizione di vita per milioni di uomini e donne in questo paese.
Per questo abbiamo presentato un odg che riaffermava l'indipendenza della Fiom dalla politica. 
Il clima in Fiom è pessimo, dopo la cacciata della sinistra sindacale dalla segreteria nazionale e la marginalizzazione dei compagni e delle compagne che vi aderiscono, diversi dirigenti di peso della maggioranza alludono quasi esplicitamente alla necessità di un rinnovamento presentato come una minaccia per qualcuno, parlano di gruppi dirigenti coerenti con la linea nazionale. Altro che confronto democratico, ricchezza del pluralismo e battaglia delle idee in Cgil! Per qualcuno questo è il congresso delle epurazioni! 



Odg presentato al cc

Il comitato centrale ritiene necessario precisare che le dichiarazioni del segretario Maurizio Landini su Renzi e il PD rappresentano il suo punto di vista personale e non impegnano in alcun modo la Fiom che continua a rivendicare la piena autonomia e indipendenza dalla politica e dai partiti.
Respinto con 8 voti a favore.

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